La Prima alla Scala e la magia della diretta televisiva
La Prima alla Scala, uno degli eventi più attesi per i cultori della lirica e dell’eccellenza italiana nel mondo, continua a incantare il pubblico televisivo. Quest'anno, La forza del Destino di Giuseppe Verdi, diretta da Riccardo Chailly con la regia di Leo Muscato, ha trattenuto davanti al video una media di 1.603.000 spettatori per 3 ore e 47 minuti, pari al 10.2% di share, dopo una presentazione al 14.5% pari a 1.673.000. Impiegando un autentico “esercito” di maestranze e tecnici per un evento trasmesso in mondovisione – e in diretta radiofonica su RadioRai3 – e offrendo la consueta occasione alla stampa di documentare quanto avveniva fuori e all’interno del Teatro alla Scala di Milano, nel giorno che commemora il patrono della città.
Oltre al dress-code di massimo livello che l’evento richiede e delle immancabili proteste – contro la guerra che, peraltro, andava in scena in tutta la sua portata distruttiva - quest’anno la Prima alla Scala ha fatto parlar di sé per i fischi alla soprano Anna Netrebko. Fischi che nulla avevano a che fare con la qualità della sua performance, ma per la sua nazionalità. Sta di fatto che il pubblico ha tributato a La forza del Destino ben 12 minuti di applausi ininterrotti.
La soprano Anna Netrebko ringrazia il pubblico della Scala durante i 12 minuti di applausi per La forza del Destino
Lo scorso anno la Scala aprì la stagione con il Don Carlo di Giuseppe Verdi, proprio nella versione concepita dall’autore per il Tempio della lirica, nel 1884. Sul palco c’era Anna Netrebko nei panni di Elisabetta di Valois ma allora nessuno ebbe a ridire. La diretta televisiva raggiunse l'8.4% di share grazie a 1.411.000 spettatori nonostante una presentazione al 17.2% per 1.813.000 unità.
Nel 2022, il Boris Godunov totalizzò il 9.1% di share grazie ai suoi 1.495.000 telespettatori a fronte del 1.870.000 di una presentazione al 17.1% mentre nel 2021 il Macbeth di Giuseppe Verdi raggiunse il 10.5% di share con oltre 2 milioni di telespettatori.
Nel 2020 A riveder le stelle, la Prima scaligera "a porte chiuse" causa Covid-19, di fatto uno spettacolo di musica e danza che ha visto l’avvicendarsi di arie e duetti di opere diverse, trattenne 2.608.000 spettatori con il 14.7% di share.
Nel 2019, nell'ultima Prima alla Scala dell’era pre-pandemica una sontuosa Tosca di Giacomo Puccini conquistò un ascolto medio di 2.856.000 appassionati pari al 15% di share, con valori nettamente superiori a quelli della presentazione e i più alti in assoluto degli ultimi 8 anni.
Nel 2018 l'Attila di Verdi attirò 1.938.000 telespettatori con il 10,8% di share, mentre nel 2017 l'Andrea Chénier di Umberto Giordano trattenne davanti alla tv ben 2.077.000 italiani pari a uno share dell’11,1%.
Nel 2016, quando la Rai dell'allora direttore generale Antonio Campo Dall'Orto decise di trasmettere per la prima volta l’evento in diretta, la Madama Butterfly nella versione originale di Giacomo Puccini, diretta già allora da Riccardo Chailly, ottenne 2.645.000 telespettatori pari al 13.49% di share.
La Prima alla Scala rappresenta dunque, a tutti gli effetti, un evento di grande importanza culturale, capace di unire tradizione e innovazione avvicinando tutto il pubblico a un’arte di fatto elitaria; incantando il pubblico di tutto il mondo, diffondendovi la conoscenza della lingua italiana.
Riccardo Chailly ha diretto La forza del Destino, la più recente Prima dal Teatro alla Scala di Milano, in diretta su Rai1